I profeti nella Bibbia sono coloro che parlano in nome di Dio, vedono con i suoi occhi ed in questo senso, possono anche intuire lo sviluppo degli eventi.
Nei momenti di scoraggiamento essi hanno dato speranza, nei momenti di dimenticanza di Dio essi hanno richiamato alla fede e all’osservanza della legge.
Molti cristiani impegnati pensano o vorrebbero essere profeti. Potrebbe essere un desiderio santo ma bisogna vedere da dove nasce. Certamente è buono se viene da Dio ed è per il bene di Dio.
Può anche darsi, invece, che sorga dalla nostra superbia, dal nostro narcisismo, dalla presunzione di sentirci, in fondo, superiori agli altri.
La vera profezia nasce da una passione per il Regno di Dio e del Vangelo. Per questo i profeti erano uomini di grande preghiera ed anche dei mistici, innamorati di Dio e, con passione, coinvolti nell’umanità.
Non tutto ciò che anticipa il futuro è vera profezia. Bisogna vedere, infatti, verso quale futuro si sta andando…Certamente in Europa, il cristianesimo è in ritirata e il secolarismo e l’ateismo avanza a grandi passi anche nelle nostre realtà ecclesiali.
Se il futuro è un mondo senza riferimenti a Dio, dove l’autonomia dell’io è assoluta e il relativismo morale è la regola, be’… allora, tutto ciò che è anticipo di questo, più che profezia è semplicemente inizio della fine della fede. E speriamo di non essere proprio noi i protagonisti questa fine.
Alcuni non cercano la verità perché hanno paura di trovarla. (San Massimiliano Kolbe)