SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE 27 dicembre 2015
Nella prima domenica dopo il S.Natale la liturgia celebra la solennità della Santa Famiglia di Nazaret. Una festa istituita allora da papa Giovanni XXIII con l’intento di dare un modello santo a tutte le famiglie del mondo. La famiglia, fondata sull’unione tra un uomo ed una donna, rimane, nonostante tutto, il fondamento per la vita e la crescita della comunità cristiana e della società civile, come riconosciuto anche dalla nostra Costituzione (“La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” Art. 29). Un organismo è sano quando le sue cellule sono sane, così una società trova la sua forza e progresso nella salute delle sue famiglie. In senso cristiano, la famiglia è chiamata ad essere anche una piccola chiesa, dove si riceve e si cresce nella fede.
“Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini”, quanto vorremo, come genitori cristiani, che questo si realizzasse anche per ogni nostro figlio! È la sfida educativa che ci coinvolge tutti. Cosa ci dice in questo senso la Parola di oggi?
Nella prima Lettura viene riportata la storia di Samuele, profeta dell’antico Testamento. Concepito dopo la preghiera intensa di sua madre Anna, sterile e già in avanzata età, egli verrà totalmente consacrato e donato al Signore. Al di là della loro particolare storia, questo risulta un passaggio educativo fondamentale per ogni genitore: prender consapevolezza che il figlio non è mai assolutamente nostro ma di Dio, da cui ci è stato donato. Questo permette di acquisire anche quella distanza ed equilibrio affettivo giusti per una responsabilità educativa fondata sulla libertà e amore autentico. Un amore che significa camminare insieme accompagnando ed indicando sempre una meta grande davanti a sé. Pur nella sua unicità a particolarità la Santa Famiglia ci insegna alcuni riferimenti essenziali per ogni famiglia che vuole vivere nella fede in Cristo. Anzitutto riconoscersi come chiamata ad una missione-compito nel nome e con la forza di Dio. Missione che è anche quella della reciproca santificazione e che richiede di saper accoglie i disegni di Dio, spesso più grandi ed anche più belli dei nostri. La famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe ci insegna anche lo stile dell’amore misericordioso che diventa dono, servizio, disponibilità verso l’altro e soprattutto perdono reciproco, senza la quale risulta impossibile una vita e crescita insieme nella gioia e nell’amore.